Edizioni E/O 2016 – Finalista al Premio Scerbanenco 2016
TRAMA
La moglie di un capo clan della ‘ndrangheta è costretta, in una stanza del commissariato, a ripercorrere la storia della sua vita dall’adolescenza fino agli sviluppi recenti che la vedono coinvolta nella morte del marito. Di fronte a lei Silvia, un procuratore della Repubblica che la incalza.
OSSERVAZIONI
Ruju è al suo esordio come romanziere ma si vede subito che ha dimestichezza con la penna.
In un meccanismo continuo di flashback entra ed esce dall’isolamento della stanza del commissariato dalla quale dipinge un quadro immediatamente “cinematografico” nel senso che la scrittura, specialmente nella prima parte è già molto simile a una sceneggiatura.
Il romanzo non ha un unico protagonista chiaro nel quale identificarsi e, alternando le storie e i punti di vista di diversi personaggi, rafforza l’idea di un approccio per immagini forse già pensato in funzione di una trasposizione cinematografica. Ciò peraltro non toglie valore alla storia: avvincente, piena di dettagli e di episodi che si compongono in un finale forse non verosimile ma che funziona molto bene.
E’ da leggere.
GIUDIZIO E GRADIMENTO
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