Sellerio 2016 – Vincitore del Premio Scerbanenco 2016
TRAMA
Vince Corso è un professore, senza lavoro e con un pregresso fardello sentimentale, che tenta di proporsi come biblioterapista. Contro le sue stesse aspettative comincia gradualmente ad acquisire una clientela (solo femminile) alle quali dispensa letture come terapia per i loro problemi. Quando nel condominio nel quale lavora e abita in affitto scopre che è scomparsa una vicina, della cui sparizione è accusato il marito, inizia in modo strano ad indagarne la vita precedente: attraverso le tracce che la donna ha lasciato nella libreria frequentata in comune.
OSSERVAZIONI
Come tanti personaggi principali di romanzi gialli Vince Corso è in disequilibrio con il mondo, ha un passato non senza fardelli e sta inoltre attraversando un periodo problematico. Si sa bene che questi sono ingredienti che facilitano l’identificazione del lettore con il protagonista. Ma a volte non basta, come in questo caso.
Si improvvisa biblioterapista senza crederci (come possiamo crederci noi allora). Le sue clienti, che arrivano quasi per caso, si relazionano con lui in una sorta di terapia psicoanalitica mordi e fuggi che non ha altro effetto che costruire all’interno del romanzo degli episodi completamente isolati tra loro e con il contesto della storia, che non funzionano neppure come pause o digressioni dalla tensione principale dell’investigazione sull’omicidio: semplicemente perché tensione non c’è. Né il protagonista, né la storia, tantomeno il finale hanno “mordente”.
Tutto da buttare? No. E’ che da un noir ci si aspetta un altro tipo di coinvolgimento e di tensione che sono mancati, l’idea di fondo è originale ma non geniale.
Stassi è uno scrittore capace ma questa prova non è memorabile.
GRADIMENTO
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