UNA TRANQUILLA DISPERAZIONE – Luigi Guicciardi

Cordero Editore 2017

TRAMA

E’ un inverno modenese quello che fa da cornice all’ultima indagine del Commissario Cataldo. La poliziotta Lea Ghedini, sua giovane collaboratrice, non potrebbe aver peggior rientro nella sua Modena dopo quattordici anni di assenza. La madre muore improvvisamente in modo apparentemente naturale. Ben presto si scopre che si tratta in realtà del primo di una serie di omicidi in qualche modo legati e connessi a un vecchio fatto di cronaca. Sembrerà inizialmente facile risalire al bandolo della matassa, ma non sarà così.

OSSERVAZIONI

E’ ottimo il risultato letterario della, direi, sedicesima indagine del Commissario Cataldo, da tempo ormai modenese d’adozione.

Si percepisce la sincerità dell’Autore, il suo desiderio di raccontare e di rendere partecipi i lettori della propria storia. E’ questo uno degli aspetti più positivi che accompagna tutta l’esperienza di lettura. Strutturalmente e narrativamente il romanzo è ben congegnato, Guicciardi sa come mettere insieme i pezzi di un mosaico.

Non manca qualche lampo di verve e ironia, non troppo, forse per non fare venir meno il “rumore di fondo” dato dalla malinconia esistenziale dei due protagonisti: in questo caso l’Autore dimostra misura e attenzione ai dettagli anche a costo di presentarci personaggi che in certi frangenti sono forse un po’ troppo sconsolati.

Siamo in una Modena riconoscibile ancorché meno presente forse rispetto ad altre storie di Guicciardi. Così si enfatizza ancor più l’introspezione dei due personaggi principali, Lea e Cataldo.

Da leggere con gusto, in attesa del prossimo che pare già in cantiere.

 

GIUDIZIO

GIUDIZIO_57

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